La nostra società ci presenta un uomo malato di inquietudine, schiavo della paura e della sofferenza interiore.
La paura genera preoccupazione, la preoccupazione ansia, l’ansia angoscia, l’angoscia tristezza … tutte alterazioni della sfera emotiva che, anche se a livello clinico si differenziano, di fatto si intrecciano e si coniugano.
La paura è un fenomeno radicato nell’animo umano. Ci sono paure che ci accompagnano come ombre: paura della solitudine, paura di essere traditi, paura per l’assenza di prospettive, paura di culture diverse che si inseriscono nella nostra vita mettendo in gioco le nostre abitudini e le nostre presunte sicurezze… e così via. Viviamo nell’epoca della paura.
Ma c’è una paura particolare che è stata trasmessa all’uomo nel corso dei secoli passati … la paura di Dio.
La paura dell’inferno, la paura della punizione eterna. Il Cattolicesimo ha cavalcato questa paura alimentandola con l’esercizio di un potere duro e spietato fatto di repressione, di guerre, di caccia alle streghe, di torture, di roghi. Tutti i regimi dittatoriali esercitano il loro potere con l’uso della violenza che genera la paura di reagire da parte del popolo. Ebbene la chiesa cattolica ha usato questi metodi per costruire la sua forza e la sua ricchezza…. Ancora oggi, infatti, le messe in suffragio dei defunti (grande fonte di guadagno) indicano la paura dei vivi di scontare anche loro sofferenze indicibili per purgare i propri peccati.
La sacra Scrittura tuttavia non avvalora questa tesi, anzi ne propone una opposta:
“Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. […] Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell’amore. Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. (1 Giovanni 4:16-19).
L’amore è la chiave che Dio ci offre per uscire dal labirinto della paura. Senza l’amore siamo schiavi di una paura che diventa la nostra prigione. Di fronte ai timori che assillano il nostro animo, la Parola di Dio ci propone la strada impegnativa, ma anche liberatrice dell’amore. Solo l’amore è in grado di attenuare e scardinare la morsa delle nostre paure. Il vero amore basa i suoi presupposti sulla fiducia e sull’abbandono che si oppongono al sospetto e all’apprensione. La certezza di essere amati da Dio dona all’uomo uno stato di intima gioia e di grande serenità. Il servo ubbidisce senza amore, solo per timore della punizione; il figlio, al contrario, ama il padre e gli ubbidisce per amore, per renderlo soddisfatto (cfr. Giovanni 15:15; Galati 4:7). Fiducia e serenità crescono man mano che l’amore di Dio penetra nel cuore del cristiano. Tale sentimento, tuttavia, non allontana il santo e giusto timore che ogni figlio deve avere verso il proprio padre (cfr. 2Pietro 2:17; Filippesi 2:12), timore e rispetto che accompagnano l’amore, rendendolo ancora più infinito e potente.
“Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole” ( Giovanni 14:23-24)