Nel principio era la Parabola
CONFERENZE PUBBLICHE
Il ciclo di conferenze “Nel principio era la parabola” invita il pubblico a esplorare il profondo significato delle parabole, brevi racconti carichi di simbolismo e insegnamenti morali che affondano le loro radici nelle Sacre Scritture. In un mondo in continua trasformazione, le parabole offrono una lente unica attraverso cui interpretare valori universali e verità spirituali. Il ciclo si articola in due serate dedicate a due distinti aspetti del messaggio parabolico.
La prima serata, intitolata “Parabole del regno”, esplora le parabole che illustrano il concetto di Regno di Dio: immagini di vita quotidiana che invitano a riflettere sulla natura dell’amore divino e della giustizia universale. La seconda serata, “Parabole sulla fine del mondo”, è invece dedicata alle parabole escatologiche, che offrono uno sguardo simbolico sulla fine dei tempi e sulle riflessioni legate al destino dell’umanità. Questo viaggio nel mondo delle parabole invita a scoprire la loro rilevanza per l’uomo contemporaneo e il loro valore come strumento di comprensione spirituale.
In live streaming – Culto domenicale ore 11:15. Studio biblico, mercoledì ore 18:45
Tutte le riunioni si svolgono in presenza.
e in live streaming nel canale YouTube “Chiesa di Cristo Trieste”.
L’ingresso è libero.
Paolo apostolo. L’uomo che NON inventò il Cristianesimo | Parte 1
Paolo apostolo. L’uomo che NON inventò il Cristianesimo | Parte 2
Paolo apostolo. L’uomo che NON inventò il Cristianesimo
Video delle conferenze a cura della Chiesa di Cristo di Trieste organizzato con lo scopo di offrire una lettura critica dell’ultimo libro di Corrado Augias intitolato “Paolo. L’uomo che inventò il Cristianesimo”.
In questi incontri, attraverso il dialogo tra il prof. Valerio Marchi e il dott. Gianni Berdini, si è voluto raccontare chi era l’apostolo Paolo alla luce dei vangeli, confutando l’immagine che scaturisce dalla lettura del libro di Augias.
I DUE DISCEPOLI DI EMMAUS (Luca 22:13-34)
L’ultima settima della vita del Signore è stata una settimana molto intensa e piena di eventi. Gesù è salito a Gerusalemme per celebrare la Pasqua ebraica. È stato accolto dalle folle in maniera trionfale, celebrato come un re. È andato nel tempio e ha insegnato mostrando la sua autorità. Si è scontrato con Scribi e Farisei mettendo in risalto la loro ipocrisia e la loro poca fede nel Dio d’Abramo, che pur affermavano di seguire. Poi durante la cena pasquale ha rivelato ai discepoli il destino che lo attendeva, ha lavato loro i piedi insegnando l’umiltà e il servizio e ha istituito il memoriale della cena affinché coloro che lo amano non dimentichino il suo sacrificio e abbiano in loro una profonda riconoscenza che si trasformi in fede ubbidiente. Quindi è stato tradito da uno dei suoi. È stato arrestato, rinnegato da chi diceva di amarlo e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui. È stato processato, ingiuriato, flagellato. È stato condannato a morte da quella stessa folla che lo aveva acclamato solo pochi giorni prima. Infine, è stato crocifisso insieme a due ladroni, trafitto da una lancia, sepolto nella tomba di Giuseppe d’Arimatea. Nel giro di una settimana tutto si […]